Francesco Bravi's world


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2010

Gare

Inverno di grandi rivoluzioni, dopo la chiusura della stagione 2009: nasce la nostra associazione sportiva, La Riccia Racing Team e soprattutto arriva, dopo averla tanto sognata, la macchina nuova, una fiammante New Clio che, date le caratteristiche tecniche ed i regolamenti di gara, mi porta ad iscrivermi per la prima volta nella seconda Divisione della Coppa Italia. Data l’improvvisa anticipazione dell’inizio del campionato, spostato di ben 15 giorni rispetto al calendario iniziale,però, il mio debutto arriva per la seconda gara in programma, quella di Adria del 25 aprile. Ad attenderci una pioggia fitta ed insistente, che compromette in parte le prove libere ma che non riguarda per fortuna quelle ufficiali, dove mi piazzo ad un soddisfacente 18° posto assoluto, riuscendo anche a mettermi alle spalle diversi concorrenti di classe. Alla partenza della gara, fortunatamente sotto un bel sole splendente, sembra andare tutto bene: inizio a prendere confidenza con la macchina e azzardo anche alcuni sorpassi; purtroppo però al settimo giro, un guasto tecnico ai comandi manuali dell’acceleratore mi costringe ad un ritiro inaspettato. Dopo 15 giorni è la volta di Imola, circuito su cui non avevo mai corso e che avevo visto solo in tv. Da subito mi trovo bene sulla pista, che mi piace e mi diverte molto, anche se presenta molte difficoltà e punti critici. Non manca nemmeno qui la pioggia, che ci accompagnerà praticamente per quasi tutti i fine settimana quest’anno ma che, per fortuna, ha sempre risparmiato le domeniche di gara. Le qualifiche vanno abbastanza bene, certo non ai livelli che spero un giorno di raggiungere, ma data la novità della macchina non posso lamentarmi, dato che riesco comunque a mettermi dietro diverse altre New Clio. Ma è in gara che, per fortuna, riesco a dare il meglio di me, rimontando di ben 11 posizioni rispetto alla griglia e finendo 12° assoluto e ben 4° di categoria. Ma non c’è molto tempo per cantar vittoria, perché già il 30 di maggio è la volta di Vallelunga, pista che come si sa non mi entusiasma particolarmente ma che rappresenta ancora una volta una sfida nuova data la macchina completamente diversa rispetto agli anni passati. Si rivelerà però un weekend difficile, in cui sia a causa delle cattive condizioni del tempo che della nostra inesperienza non riusciamo a mettere mai bene a punto la macchina. La gara ci vede in pista insieme alla terza divisione e certo anche questo non aiuta, creando ancora più confusione in una pista non grandissima e decisamente troppo affollata. Ma è la gara di Franciacorta, il 13 giugno, quella che ha senza dubbio determinato la svolta dell’intera stagione e non solo… Già il venerdì ho dei problemi a causa di un contatto con una BMW che, probabilmente, non aveva ben capito il senso delle parole “prove libere” e si aspettava alla fine un premio per chi arrivava prima; risultato: prima ammaccatura sulla macchina e prima arrabbiatura della stagione, anche se non potevo immaginare che questo sarebbe stato solo l’inizio… La domenica, infatti, la gara si svolge con tempo incerto e tutti siamo piuttosto tesi dato che la pista è una novità (è stata inserita per la prima volta nel calendario) e soprattutto è molto stretta e presenta punti davvero complicati anche se è molto divertente. Le tribune sono affollate di persone e ho una gran voglia di togliermi delle soddisfazioni, ma la mezz’ora di gara di Franciacorta è stata davvero un caos! Ho preso un’innumerevole fila di sportellate da tutte le parti, anche da macchine che non facevano classifica con me! Ero esasperato e per la prima volta in tre anni ho davvero capito cosa significa spengere del tutto il cervello durante una gara: alla fine, dopo l’ennesima botta presa all’ultima curva prima del traguardo,con davanti a me la Clio che mi aveva “rubato” la posizione , non c’ho visto più e sono stato io a colpirla, andando a sbattere anche contro un altro concorrente. Alla fine sono arrivato alla linea del traguardo con la macchina completamente distrutta, ma solo una volta sceso mi sono reso conto del disastro. Lì ho pensato davvero di smettere, perchè mi ero ritrovato in un mondo troppo aggressivo, nel quale quelli che come me volevano divertirsi davvero senza sfasciare le macchine e rischiare di farsi male erano troppo pochi. Comunque questo disastro mi è valso il secondo posto di categoria e l’unico podio della stagione, sicuramente troppo poco goduto. A Misano il 18 luglio, la macchina non era ancora pronta e sono partito per l’Adriatico solo da semplice spettatore. Dopo la pausa estiva, l’appuntamento è con la gara di casa, il Mugello. Qui sono molti gli amici che mi vengono a vedere e dopo tutto quello che era successo, la voglia di rivincita è molta… Le qualifiche mi piazzano a metà schieramento, anche se dovremo dividere la pista con le macchine della terza divisione durante la gara. La domenica, la gara è piuttosto tranquilla, anche se non mancano diversi sorpassi con i quali riesco a guadagnare alla fine ben 11 posizioni. L’unico brivido riguarda l’uscita di pista di Trebbi, un altro pilota al volante di una Clio che si trovava subito prima di me quando alla curva Scarperia è uscito di pista e io, prendendomi un bel rischio, sono riuscito a schivarlo e ad andare oltre per un soffio. Alla fine chiudo con un bel quarto posto di categoria. Le ultime due gare, quelle di Varano e Imola, sono tutte molto ravvicinate tra la fine di settembre e i primi di ottobre. Di nuovo la pioggia compromette le prove a Varano dove, a causa dell’imminente chiusura del campionato, la paura di fare danni alla macchina è tanta e cerco quindi di andare cauto soprattutto per non giocarmi la buona posizione nel campionato che sono riuscito a guadagnarmi. Ricordo la gara come un’enorme fatica, anche se riesco a classificarmi quinto alla fine, con grande soddisfazione divertendomi durante il fine settimana. Il finale di stagione ci fa tornare ad Imola il 10 ottobre, pista che come ho detto mi era piaciuta molto e in cui speravo di fare bene anche facendo tesoro di quello che avevo imparato a maggio. Sarà proprio qui che i primi due del campionato si giocheranno la vittoria e la tensione tra i piloti è alle stelle. Purtroppo le qualifiche non vanno come vorrei e mi ritrovo indietro nella griglia e costretto ad inseguire per tenermi stretto il quarto posto nel campionato. Appena si spengono i semafori iniziano alcuni giri magici, in cui riesco ad infilare uno dopo l’altro molti avversari, portandomi nella prima metà della classifica e sesto tra le Clio. Ero molto soddisfatto e speravo di migliorarmi ancora, quando però un contatto con Mazzolini mi spinge fuori pista compromettendo la seconda metà della gara: avevo ormai perso troppo tempo e, con un buon margine dagli inseguitori ma troppo lontano da chi mi stava davanti, non mi rimane che amministrare bene fino alla bandiera a scacchi, l’ultima della stagione, che mi sventola davanti regalandomi gli ultimi preziosi punti dell’anno e facendomi chiudere questo 2010 con un discreto quarto posto tra le New Clio.

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